Doppia frustrazione. – Non tolleriamo che chi riesca ad accedere alla nostra vulnerabilità, non abbia un sussulto. Inversamente, non restiamo turbati quando accedendo alla vulnerabilità altrui, non palpitiamo.
Non sopportiamo d'essere sottoposti agli istinti altrui mentre ci rendiamo schiavi volentieri dei nostri. E la chiamiamo "libertà".
L'efficacia del modello comportamentista in psicoterapia non significa altro che la realizzazione del suo presupposto scientifico, e non certo qualche tipo di "guarigione": si deve puntare all'utilità. Non mi stupisce che esso sia "utile", rendendo l'uomo utile alla società, ma che tale visione sia fatta propria con entusiasmo persino dai filosofi! All'uomo di scienza posso concedere, come un errore quasi inconsapevole, di costringere l'esistenza umana in una struttura epistemica incapace di contenerla, ma al filosofo non concedo un modo tanto imbecille di rendersi inutile.
La libertà esistenziale è il grande tabù di ogni modello psicoterapico: che l'autodistruzione possa essere liberamente scelta da un essere umano, non deve essere accettato.
Capire qualcosa è attaccarlo per il timore di esserne attaccati?
Nietzsche o la massima espressione del masochismo in filosofia. Attaccarsi alla verità più brutta per il solo motivo che è quella che provoca più sofferenza e più spocchia.
Come i cani che pisciano per demarcare il proprio territorio, gli uomini giudicano istintivamente, non interessa loro conoscere il mondo ma possederne una particella.
È il non sapersela godere a rendere sgradevole la tristezza.
Spesso la donna s’innamora di chi esprime apertamente ciò che lei sente di non poter esprimere di se stessa.
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