Conoscere è pensare sistemicamente. Il resto è risolvere problemi di sopravvivenza immediata, al modo delle bestie.
Conoscere è pensare sistemicamente. Il resto è risolvere problemi di sopravvivenza immediata, al modo delle bestie.
Perseguire l'inutile e l'invendibile è la grande perversione contemporanea, il divieto supremo. E' anche l'unica via di salvezza per la cultura europea.
Nel filosofare, come nella follia, la vita è percepita come un pericolo.
La scrittura dimostra i tre vizi capitali dei filosofi: superbia, faziosità, viltà.
L'essere umano medio desidera nient'altro che la sicurezza e la chiama a se stesso "felicità". Dimostrargli che si tratta del contrario non serve; purché sicura, continuerà a perseguire l'infelicità.
Poetare è il modo più accurato di descrivere un'illusione: la fa provare.
Non sopportiamo d'essere sottoposti agli istinti altrui mentre ci rendiamo schiavi volentieri dei nostri. E la chiamiamo "libertà".
L'efficacia del modello comportamentista in psicoterapia non significa altro che la realizzazione del suo presupposto scientifico, e non certo qualche tipo di "guarigione": si deve puntare all'utilità. Non mi stupisce che esso sia "utile", rendendo l'uomo utile alla società, ma che tale visione sia fatta propria con entusiasmo persino dai filosofi! All'uomo di scienza posso concedere, come un errore quasi inconsapevole, di costringere l'esistenza umana in una struttura epistemica incapace di contenerla, ma al filosofo non concedo un modo tanto imbecille di rendersi inutile.
La donna trattata bene si annoia mortalmente e tende a cambiare compagnia.
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