143.

Nella radice della filosofia è già la sua fine – La hybris era già vittoriosa nell’esistenza stessa della filosofia greca col suo sfrenato agonismo argomentativo. In quel contesto, voler dimostrare la pericolosità della hybris, della sfrenatezza, era già segno di qualche sfrenatezza, di un dissidio interno. Per questo il concetto di hybris era da riportare su un piano religioso e morale, com’era naturale per i greci arcaici: “morale” è anche qualcosa di fondante, qualcosa cioè a partire dal quale il discorso e l’azione possono iniziare ma che rimane fuori discussione. Discutere di certe cose, d’altra parte, è immorale per le conseguenze intrinseche dell’atto che consistono nella rovina di chi discute.

 

 

 

86.



"Pazzi" sono quegli uomini che vivono secondo le proprie regole disperando d’essere all’altezza di quelle imposte dagli altri, "grandi" sono coloro che vivono seconde le proprie regole perché così piace loro e non accettano tutto ciò che nella socialità rappresenta una forma di schiavitù, uomini "mediocri", ossia la maggiornaza degli uomini, quelli che, spesso non rendendosene conto, non chiedono di meglio dalla vita, e per ciò s’impegnano, che ottenere il rispetto e l’ammirazione altrui.