2 thoughts on “7.

  1. non sono assolutamente daccordo.Penso che la cattiveria come passatempo sia propria solo dei frustrati e di chi non sa sfogare la propria rabbia in maniera direzionale e cosciente…la cattiveria è un surrogato del disagio che prova la persona nel non esserlo e un incapacità di questa a risolvere i propri problemi, creandone perciò agli altri. Non mi permetterei mai di ascrivere questo tipo di passatempo al genere umano…certo se però specificassi quale genere umano–es. occidentale..già è più verosimile.

  2. Infatti il concetto non è corretto, e non lo è perchè la cattiveria non è un passatempo, ma è parte dell’uomo come lo è la capacità di amare, il suo opposto. Dire che la cattiveria è un passatempo significa dire che l’uomo ce l’ha a disposizione e che a suo piacimento la utilizza, come uno strumento. Ma non è uno strumento, perchè io non posso decidere di eliminarla dalla mia vita. Posso cercare di tenerla a freno perchè vivo in una società, ma fa parte di me. A questo proposito si avvicina già di più la definizione di cattiveria come “mezzo”, anche se un mezzo dato, facente parte dell’essere stesso dell’uomo.

    L.

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