37.


Amore come eccezione


Svariati sono i sentimenti che prendono il nome di amore: dalla mera genitalità, all’affetto, al desiderio condiviso della prole. Eppure non si considera mai quella esperienza d’eccezione che rappresenta un tipo di “rottura del principium individuationis”. Con questo intendo l’abbandono della visione ordinaria del mondo, per cui esso è formato da “individui” o enti distinti. Tutto ciò che è ritenuto essenziale nell’amore può esser visto come un mero strumento per giungere a quella esperienza. Addirittura il piacere fisico potrebbe essere  un’esca per attrarre gli amanti verso l’atto amoroso, il quale, al culmine, può consistere in un’estasi nel senso greco della parola: un uscire fuori di sé e, di più, un far uscire ogni cosa da se stessa. Alla fine non v’è più un uomo che goda, ma tutto, indifferentemente fuso, è trasformato in un’esperienza di gioia fuori dal tempo.