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Dei due modi di dissolvere l’identità personale.  – Negativamente, come riduzione a meccanismo, a ingranaggio anonimo e sostituibile, apparentemente privo di esigenze emotive o di storia personale, così dall’impiegato all’internato. Positivamente, come chi contempla il proprio flusso di coscienza come farebbe con un oggetto fisico, o la propria storia personale come una rappresentazione teatrale senza morale, così del saggio e del grande artista.